sabato 8 agosto 2009

Miguel e Jan in volo


Miguel ha scoperto di essere l’unico erede di una prozia che vive in Spagna. Per beneficiare del lascito deve recarsi a Madrid. Ma c’è un problema... da sempre Miguel Alvarez soffre di mal d’aereo, o meglio: ha paura di volare! Chiede a Jan di accompagnarlo. Dopo aver risolto la questione di suo figlio Benny, Jan accetta di recarsi a Madrid con Miguel.


-Cos’è questo rumore? (il volto di Miguel è cianotico)
-Tranquillo, sta solo rollando un po’, non siamo nemmeno partiti
-Ma...
-Miguel, devi calmarti. Sei pallido... troppo pallido
-Ora capisci cosa intendevo per ‘paura di volare’?
-Ma si tratta di un viaggio di appena un’ora e mezzo. Stai tranquillo

Dopo qualche minuto di calma apparente, l’aereo finalmente parte.

-Jan... ci siamo (voce di Miguel ridotta ad un sussurro)
-Tranquillo, amico mio. Non c’è niente da temere. Sai quanti aerei decollano ogni giorno? È cento volte più pericoloso in macchina..
-Sì, ma io...
-Fai uno dei mestieri più rischiosi che ci sono e ti lasci intimorire da un viaggio in aereo? Pensa a quando acceleri con la BMW e mi schiacci in curva addosso alla portiera
-Pensavo ti piacesse...
-Magari giusto un pochino...mi piace quel tipo di adrenalina ogni tanto...
-Questa adrenalina per me ora.. è decisamente... decisamente...

L’aereo decolla!

-Decisamente troppa!! (Miguel urla in falsetto e si appiccica a Jan aggrappandosi al suo braccio)-Fantastico, è sempre una sensazione meravigliosa quando decolla.
-Oddio (Miguel nasconde la testa sotto l’ascella del collega)-Miguel, datti una calmata.
-Paura (sussurrato)-Cosa?
-Paura, Jan, ho paura (voce alta)
-Sei proprio un bel tipo... non ti lasci intimorire da malviventi ed assassini...
(Jan ride e gli stringe la mano)
-Bellezza, la tua mano è sudatissima, vuoi che chiami un’hostess e ti faccia preparare una camomilla o qualcosa...
-No, Jan, non ti azzardare ad alzarti. Non lascarmi solo, tienimi la mano
-Va bene ma... (ridacchia)
-Perché ridi? (stizzito)
-Miguel, dai, riprenditi, un guapo come te... non è proprio virile questo tuo atteggiamento
-Che vuoi che mi frega, tu fammi tornare con le chiappe a terra e te lo faccio vedere io se sono virile...
-A sì? Interessante... (malizioso)


Dopo qualche minuto l’aereo ha raggiunto finalmente la quota. L’ansia di Miguel sembra essersi calmata e ha persino lasciato la mano a Jan.
A metà tragitto però il velivolo comincia a ballare. Si accende la luce delle cinture e il capitano annuncia che stanno per attraversare una turbolenza.


-Oddio... mio dio mio dio (Miguel colto dal panico si butta nuovamente tra le braccia di Jan. Gli stringe il braccio fortissimo e questa volta infila il volto tra la spalla e l’orecchio del collega biondo)
-Datti una calmata! È solo una stupida turbolenza
-Dimmi che passerà. Dimmi che tra poco staremo bene, io e te in una bella stanza con vista...
-Ma certo. E mangeremo paeia e vino
-Grazie Jan. Sei proprio un amico

La turbolenza peggiora e persino le Hostess si legano ai loro posti. Il capitano prega ai passeggeri di non alzarsi per nessuna ragione. L’ansia di Miguel si fa incontenibile...

-Stiamo per morire...
-Assolutamente no! Devi fidarti di me. Ho mai sbagliato?
-Questa volta sì, mio dio! Jan io... devo dirtelo!
-Dirmelo?
¬-Sì, stiamo precipitando ed è giusto che tu lo sappia..
-.....
-Te quiero
-Cosa?
-Ti amo!
-Miguel tu... tu non sei in te!
-Forse... ti amo Jan, ti ho sempre... è bello morire tra le tue braccia...
-???

Poi, lentamente, l’aereo esce dalla turbolenza.
Miguel è ancora abbracciato a Jan. Un Hostess li guarda con tenerezza e chiede:
-Da quanto state insieme?
-Tre anni e mezzo (risponde Jan)
-Che carini, e andate a Madrid per sposarvi?
-Esatto...
-Auguri allora!
-Grazie

Miguel è esterrefatto!

-Perché le hai detto che stiamo per...
-Perché ti amo anch’io, testone!

1 commento:

Anonimo ha detto...

SIIIIIIIIIIIIIIII!! MIGUEL E JAN SPOSI!! *_______* Giusy, sei grande ;)
Bly